Sezione "Storia Contemporanea"


Opere a stampa di autori italiani e stranieri su argomenti relativi alla “Storia Contemporanea dal secolo XIX ad oggi”

.
GIURIA

Paolo Gheda Presidente

E' professore associato di Storia Contemporanea all’Università della Valle d’Aosta. Si occupa di storia internazionale e italiana in età contemporanea, con riferimento alla società ed alle istituzioni civili e religiose, in particolare sotto il profilo politico e culturale.

A livello internazionale ha approfondito la storia irlandese e britannica attraverso la prospettiva dei “Troubles” nordirlandesi. Ha, inoltre, sviluppato un’indagine sulla storia delle università italiane per stranieri nel Novecento, e recentemente ha intrapreso uno studio sulle vicende del Sud Africa a partire dall’apartheid nel quadro del Commonwealth.

In ambito nazionale, la sua attività di ricerca si è concentrata sui rapporti tra società e mondo religioso, approfondendo i comportamenti delle dirigenze ecclesiastiche tra Otto e Novecento, valutando più in generale i nessi tra dimensione civile ed ecclesiale nella formazione dell’identità nazionale. Ha, inoltre, condotto una ricerca sulla stagione repubblicana in Italia e sul ruolo politico-istituzionale svolto da Giulio Andreotti.

È presidente della sezione regionale della Valle d’Aosta della Società Italiana d’Intelligence (SOCINT) e membro della Commissione Archivi e Biblioteche della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo). Dirige la collana scientifica “Chaiers d’Histoire, Politique, Economie” della Fondation Emile Chanoux di Aosta e la collana scientifica “Spiritualità e promozione umana” di Rubbettino.

Ha pubblicato diverse monografie, tra le quali La promozione dell’Italia nel mondo (Il Mulino, 2004) e I cristiani d’Irlanda e la guerra civile (Guerini & Associati, Milano 2006). Tra i suoi saggi: Verso la pace in Ulster: l’analisi della conflittualità e la nuova strategia di «peacekeeping» delle chiese nordirlandesi, in P. Gheda (a cura), Religioni, popoli e nazioni dal Sessantotto all’11 settembre, Guerini & Associati, Milano 2009, pp. 145-172; Irlanda, in F. Cammarano – M. Marchi (a cura), Il mondo ci guarda. L’unificazione italiana nella stampa e nell’opinione pubblica internazionali (1859-1861), Le Monnier, Firenze 2011, pp. 165-180; Les droits de l’homme au service de la lutte politique. Les avocats dans le conflit nord-irlandais (1970-2000), in «Défendre l'ennemi publique», numero speciale di «Le Mouvement Social» 2012/2 (n. 239) dirigé par Liora Israël et Maria Malatesta, Paris 2012, pp. 49-65; Il Regno Unito, la Repubblica d'Irlanda e le Chiese cristiane nei Troubles nordirlandesi (1968-1998), in A. Botti – P. Gheda – M. Marchi (a cura), Chiese e politica in Europa, in «Storia e problemi contemporanei», n. 60, a. XXV, pp. 55-72; Le “Peacelines” di Belfast. Quarant’anni di separazione tra comunità cristiane nella capitale dell’Irlanda del Nord (1969-2009), in «Memoria e Ricerca», n. 39 (gennaio-aprile 2012), «Muri in età contemporanea», a cura di Marco De Nicolò, pp. 95-105; Nazionalismo e delegittimazione politica in Irlanda fra Otto e Novecento in F. Cammarano – S. Cavazza (a cura), La delegittimazione politica nell’età contemporanea 3. Conflitto politico e propaganda elettorale in Europa e negli Stati Uniti (1861-1989), Viella, Roma 2018, pp. 59-76; I territori della Repubblica: centro e periferie, regioni autonome e spazi locali in L’Italia repubblicana: costruzione, consolidamento, trasformazioni. Volume I: Il primo ventennio democratico (1946-1966), a cura di M. Ridolfi, P. Gabrielli, E. Fimiani, Roma, Viella, 2020, pp. 73-94; Il referendum del 2 giugno 1946 nei quadri politici locali, in S. Adorno (a cura di), 2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica, vol. 2, Territori, culture politiche e dinamiche sociali, Viella, Roma 2020, pp. 21-40; Andreotti e gli Esteri durante la guerra fredda, tra rapporti informativi e strategie diplomatiche in Giulio Andreotti e l’intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo, a cura di M. Caligiuri, Rubbettino, Soveria Mannelli 2021, pp. 69-90; Il ruolo politico-istituzionale di Giulio Andreotti come ministro degli esteri in «Studium», n. 6, nov.-dic. 2021, pp. 840-852; La questione dei confini nella nascita dell’Italia repubblicana, in F. Ferraresi – A. Mastropaolo (a cura di), I confini tra locale e globale. Il caso della Valle d’Aosta, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ) 2021, pp. 51-68.

Massimo De Giuseppe

E' professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Iulm di Milano, delegato del Rettore a Inclusione e disabilità e direttore del centro di ricerca Euresis. Al centro dei suoi studi vi sono il tema della storia internazionale, dei movimenti sociali, religiosi e per la pace, tra dimensione politica, culturale e impatto sull’opinione pubblica. In particolare, si è dedicato a due principali filoni di ricerca. Il primo si riferisce ai rapporti tra istituzioni, società e religione tra America ed Europa, con particolare attenzione al caso del Messico e del Centroamerica. Il secondo riguarda attori politici e religiosi, gruppi e associazioni legate al movimentismo per la pace, la cooperazione internazionale e la tutela dei diritti umani. In quest’ambito si è concentrato in particolare sulla stagione della guerra fredda e sull’intreccio tra le logiche bipolari e dinamiche della decolonizzazione e terzomondiste, nonché sull’impatto delle vicende extraeuropee sulla società italiana. Ha collaborato a numerosi progetti di ricerca, tra cui Prin, partecipando, ideando e coordinando convegni e seminari internazionali (in Italia, Europa e Americhe). Collabora con diverse riviste scientifiche. Attualmente è membro del comitato di direzione di “Contemporanea” (Il Mulino), della redazione di “Modernism” (Morcelliana) e “Glocalism. Journal of Culture, Politics and Innovation”, del comitato scientifico della “Revista de historia social y las mentalidades”. Dal 2019 è membro corrispondente internazionale della Academia Mexicana de la Historia, corrispondente della Real de España.

Irene Piazzoni

è docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia della cultura contemporanea e Storia del giornalismo. È coordinatore del Master di II livello in Public History e Historytelling organizzato dall’Università degli Studi di Milano e dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. È membro del comitato scientifico della collana “Studi e ricerche di storia dell'editoria” della FrancoAngeli, della collana “Civiltà del libro” di Biblion, della collana “Intrecci. Saggi di storia contemporanea” di Ronzani. È membro del comitato direttivo della rivista “Acme”, del comitato scientifico della rivista “Sistema editoria. Rivista internazionale di studi sulla contemporaneità”, del comitato scientifico della rivista “Il Risorgimento”, nonché coordinatore della redazione milanese di “Historia Magistra”.

Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Turati di Firenze, del Comitato scientifico della Fondazione G. Luzzatto di Milano, del Comitato direttivo dell’Istituto lombardo di Storia contemporanea, ed è componente del Consiglio generale della Fondazione Isec - Istituto per la storia dell’età contemporanea. È membro di ESPRit (European Society Periodical Research), dell’American Association for Italian Studies e dell’History and Translation Network.

Si occupa di storia culturale e politica nell’età contemporanea, dedicandosi in particolare alla storia del libro e dell’editoria, alla storia della carta stampata e del fotogiornalismo, alla storia dell’organizzazione teatrale e dello spettacolo, alla storia della televisione e dei media, alle politiche culturali e alla vita intellettuale del secondo Ottocento e del Novecento,

Fra le sue pubblicazioni, Valentino Bompiani. Un editore italiano tra fascismo e dopoguerra, Milano, Led, 2007, Storia delle televisioni in Italia. Dagli esordi alle web tv, Roma, Carocci, 2014, e Il Novecento dei libri. Una storia dell’editoria italiana, Roma, Carocci, 2021.